“Qui cosa metto?”, alzo lo sguardo e la vedo con la penna a mezz’aria e la faccia vergognosa. Era arrivata a compilare il rigo del modulo sull’obbiettivo da raggiungere. Pochissimi si vergognano di dirlo (e se si vergognano, è allora mancanza di fiducia in sé stessi), la maggioranza proprio non ce lo ha.
Ecco perché in un secondo tempo nella mia palestra ho creato un modulo di richiesta scheda dove gli obbiettivi sono suggeriti e spunti la casellina accanto.
Vi pare giusto?
A me no.
L’obiettivo deve essere tuo e devi essere capace di formularlo in un rigo (ricordati che dovrai tenerlo sulla tua goal card).
Tornando a quella scheda, i suggerimenti sono vaghi: crescita, dimagrimento, “svago”.
Ammettiamo che la persona non conosca e non abbia il piano per raggiungere il suo obiettivo (il “come” sarà detto dall’istruttore), tuttavia non può non avere neanche l’obiettivo?
Cosa vuoi fare?
Boh
E come arrivare a fare boh?
Non esiste.
Se hai un’idea vaga di quello che vuoi fare, l’istruttore non potrà che proporti una scheda parziale (se non sbagliata) di quello che devi fare.
Le robe a contorni sfumati, i vaghi desideri, non si acchiappano mai. Ottieni solo ciò che desideri con precisione, insegui con perseveranza e catturi con un piano preciso.
L’obiettivo è il tuo desiderio. È un pensiero, un’idea e quindi tu mi vorrai correggere dicendo: “Come fai a chiamarla cosa?”. Perché la tua idea diventa, è destinata a diventare, una cosa molto ma molto reale.
Se entri in palestra per la prima volta e un obiettivo non ce l’hai, inventa alla ragazza della reception una scusa qualsiasi, afferra il depliant e sibila che torni appena hai libera dal lavoro quell’ora da dedicare alla palestra. E scappa via. Non ha assolutamente senso. Immagina la palestra come un treno che ti porta in un posto ben preciso che hai scelto. Se non hai scelto di andare da alcuna parte, che sali a fare?
A De-Luxe Fitness avrai una consulenza iniziale gratuita con una mental coach e personal trainer per stabilire il tuo obiettivo. E raggiungerlo.
L’articolo è un estratto dal libro di Rossella Pruneti “Come sopravvivere ai tuoi primi 30 giorni di palestra”, RP Publishing 2018 (prossima uscita).